martedì 11 settembre 2007

IL DRAGONE E LA COLOMBA - CAPITOLO 1

Ansimando, l’omaccione noto come Big Burk si stava precipitando a rotta di collo nel dedalo di vicoli della parte vecchia della città, svoltando a casaccio a destra e a manca come un bufalo in un labirinto. Burk era un tagliagole, un poco di buono con una taglia sulla testa, e in quel momento stava tentando di seminare l’ennesimo cacciatore deciso a riscuotere. Purtroppo per lui quel cacciatore era piuttosto bravo, ed era riuscito a mettergli abbastanza paura da fare in modo che si intrappolasse da solo in uno dei vecchi vicoli a fondo cieco.Burk imprecò davanti al muro che gli sbarrava la strada e si voltò col fiato corto ed il cuore martellante. L’inseguitore era davanti a lui, non molto alto, snello, con i capelli castani lunghi fino al mento, il volto scavato e la barba di tre giorni. Era appoggiato con noncuranza ad una parete, e non sudava nemmeno.

- Non è possibile! Come hai fatto a trovarmi? Ho cambiato città, ho cambiato nome, mi sono pesino fatto una cicatrice in più! Non mi riconoscerebbe neppure mia madre!

- Tua madre non ti ha mai conosciuto, Burk, lo so che è morta di parto. So un sacco di cose su di te, ti ho dato la caccia per mesi.

Big Burk sogghignò ferocemente.

- Credi di essere l’unico? Ci hanno già provato in quattro, e hanno fatto tutti una brutta fine… la stessa che farò fare a te!

Il cacciatore si staccò dalla parete e si mise in guardia, con un lampo di sfida negli occhi.

- Accomodati.

Big Burk scattò in avanti urlando mentre caricava il pugno grosso come un maglio. Il cacciatore si muoveva lentamente, un bel bersaglio apparentemente facile. Ma quando Burke vibrò il colpo il cacciatore non c’era già più: era improvvisamente scivolato di lato e aveva afferrato il braccio che avrebbe dovuto colpirlo. Con una veloce rotazione delle anche il cacciatore trascinò Burk in un movimento circolare che aumentò ulteriormente l’inerzia del grosso ricercato, mandando il suo brutto grugno a schiantarsi violentemente contro il muro più vicino. Mentre Big Burk crollava a terra rintronato come una campana, il giovane cacciatore sorrise tra sé.

- Un’altra tacca sulla cintura del grande Sly Tarantola! Ed ora via, a incassare!

...continua!

Nessun commento: