giovedì 25 febbraio 2010

L'ENNESIMA BEFFA


Sono amareggiato.

Per una volta avevo sperato davvero che si riuscisse a condannare un corrotto, invece anche questa volta il colpevole l'ha fatta franca.
Naturalmente sto parlando della vicenda giudiziaria dell'avvocato David Mills, che si è conclusa proprio oggi con un esito che definire beffardo è riduttivo.

La vicenda in estrema sintesi:

- Una decina di anni fa l'avvocato inglese David Mills ha ricevuto denaro da Berlusconi per tacere una parte compromettente della verità in un processo a carico di Berlusconi stesso. Questa è corruzione giudiziaria.
- Non ruscendo a giustificare quei soldi nella dichiarazione dei redditi, Mills ha scritto al suo commercialista spiegandogli la situazione.
- Il commercialista non ha coperto il suo cliente, anzi ha portato la lettera ai magistrati e lo ha denunciato.
- Da qui è partito il processo (in Italia), il cui esito nel merito è sempre stato scontato, perché Mills ha praticamente lasciato scritto nero su bianco di essere stato corrotto da Berlusconi.

Ma in Italia, si sa, può accadere di tutto, e infatti la Corte di Cassazione (ultimo grado di giudizio, dopo il quale la sentenza diventa definitiva) ha stabilito che la corruzione è avvenuta quando i soldi sono stati messi a disposizione di Mills (novembre 1999), non quando Mills li ha ritirati (febbraio 2000). Questo dettaglio, apparentemente insignificante, ha in realtà un'importanza enorme, perché la corruzione giudiziaria in Italia si prescrive dopo 10 anni. Ne consegue che la Corte, stabilendo che la corruzione è avvenuta nel novembre 1999, ha stabilito anche che il reato è "scaduto" nel novembre 2009, cioè tre mesi fa.

Se la Cassazione avesse invece stabilito che il reato era stato commesso nel febbraio 2000, allora non sarebbe ancora prescritto, perché siamo in febbraio 2010

Alla fine il risultato è che Mills rimane colpevole di corruzione, e su questo non mi risulta che ci sia alcun dubbio, ma non sarà punito perché l'ultima sentenza è arrivata tre mesi troppo tardi (su un totale di 10 anni).

Ora la domanda nasce spontanea:
è mai possibile che in Italia non si riesca a condannare un corrotto nemmeno se lui stesso lo mette per iscritto???

3 commenti:

Viviana B. ha detto...

Eh, Italia, Paese complicato...
A chi crede, non resta che porre fede nella Giustizia divina ed aspettare pazientemente il trapasso, sperando in cuor suo che il buon Dio non sia poi tanto compassionevole proprio con tutti tutti.
A chi non crede, beh, penso che resti solo la fede nei revolver e nelle Beretta...

Fumettista Esplosivo ha detto...

Ah, il bel paese!!!

Luca Bonisoli ha detto...

Che ci possiamo fare... l'unica consolazione è ch,e come tutti gli eventi umani, anche questo periodo prima o poi avrà termine... ^__^